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3 Novembre 2008 | Attualità

Dottrina Sarkozy approvata dai parlamentari, a gennaio all’Assemblea Nazionale

“Insieme abbiamo difeso al Senato il diritto d’autore”. Sono queste le parole con cui il ministro della Cultura francese, Christine Albanel, ha commentato il voto dei parlamentari transalpini, che tra giovedì e venerdì scorso hanno dato il via libera alla dottrina Sarkozy, seppur rivista, che suscita tanto ammirazione nel nostro paese.  Ben 297 senatori hanno espresso il proprio favore alla legge che introduce la politica detta dagli inglesi ‘dei tre colpi per le violazioni del diritto d’autore’, contro i 15 contrari.   Tutti coloro che commettono una violazione per la prima volta saranno scoraggiati via mail. Se l’utente continuerà a non rispettare la legge, sarà rimproverato con una lettera tradizionale di  minaccia della sospensione della connessione a internet per un certo periodo e se non smetterà l’ultimo passo sarà il blocco della connessione alla rete. Ora la definitiva approvazione della legge dovrebbe arrivare dall’Assemblea Nazionale, in calendario per il prossimo gennaio. Secondo il Senato francese, la sospensione della connessione non è una prerogativa esclusiva del giudice e può anche essere disposta da un’autorità creata appositamente per questa funzione. Si chiama Hadopi, “Alta Autorità sulla disseminazione di opere su internet e sulla tutela dei diritti d’autore in internet”. Sarà questa autorità a decidere quali persone tenere sotto controllo, su quali intervenire e in che modalità. Si occuperà anche dei provider, per essere certi che non ignorino gli utenti che violano il diritto d’autore, ma al contrario sospendano loro la connessione, in caso di necessità La commissione Economia aveva proposto delle multe al posto di sospendere la connessione alla rete e il Senato non ha scartato del tutto la possibilità di rendere attivo questo provvedimento. L’Alta Autorità dopo aver contattato l’utente per due volte per diverse violazioni, potrà decidere di revocare il permesso per l’accesso a internet fino ad un massimo di 12 mesi, ma nei casi opportuni potrà consentire all’utente di pagare una sanzione per non subire la disconnessione. Thiollière Michel ha presentato un emendamento per cui, in caso di sospensione della connessione a internet, alcuni servizi come la posta elettronica e l’instant messanging siano mantenuti. “Se ne sono sentite di tutti i colori attorno a questa legge – ha commentato Albanel – Credo invece che abbia un merito notevole: i senatori, tutti insieme, hanno ormai capito che la situazione attuale mette a rischio non solo i grandi player dell’industria ma anche le piccole aziende indipendenti nel cinema e nella musica”. Tra i cittadini francesi questa legislazione fa molto discutere. Ciò che si fatica ad accettare è la natura di questa Autorità, vista come “organismo parassitario” che economicamente peserà sulle spalle dei contribuenti. La famosa associazione dei consumatori UFC-Que Choisir ha dato avvio a una campagna satirica e di protesta, basata sulla figura del poliziotto Dedé, pronto a denunciare tutti e tutto con missive minacciose, in realtà per sensibilizzare su quanto sta avvenendo in Parlamento. Sul provvedimento restano anche dubbi e perplessità di natura tecnica. Come si farà a sapere di che natura sono i file scaricati tramite p2p? Quali saranno i tempi di recessione del contratto per la connessione alla rete? Per dare risposta a questi interrogativi, bisognerà aspettare che la dottrina Sarkozy entri in vigore e che faccia le prime vittime.

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