Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

1 Agosto 2007 | Innovazione

E-LEZIONI: USA 2008, a che punto siamo sul web?

Web e politica: non tutti gli utenti della rete sono uguali. Tra MySpace, YouTube e Facebook c’è un gap generazionale che favorisce candidati di un certo tipo nel social network e altri candidati sui siti di video sharing. Lo avevano notato in molti, ma ora due professori del Bentley College in Massachusset lo confermano con uno studio sulle primarie negli Usa . Christine B. Williams e Jeff Gulati, professori di Scienze politiche, hanno concluso uno studio dei candidati alle presidenziali dei partiti Repubblicano e Democratico analizzando i loro profili sui social network così come quelli dei loro supporter. I candidati in testa alle preferenze su MySpace, Facebook e YouTube sono gli stessi in testa ai sondaggi tradizionali sulle preferenze di voto degli elettori e sono anche i politici che, nella corsa alle primarie di partito, stanno raccogliendo più fondi. Per i democratici brillano Barack Obama, Hillary Clinton e John Edwards ai primi tre posti degli indicatori di preferenze sul web. Ma non è il nero senatore dell’Illinois Obama in testa ai sondaggi “tradizionali”, che vedono in pole position Hillary. La presenza costante e sempre aggiornata di Barack Obama non gli permetterebbe, una volta arrivati alle primarie, di battere l’ex first lady. Sul fronte dei Repubblicani i dati emersi sono ancora più interessanti. In testa alle preferenze del popolo del web c’è Ron Paul, unico candidato con una presenza aggiornata sul web. Ma in testa ai sondaggi e alla raccolta di fondi c’è l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, che non ha ancora una pagina sui social network e filmati sulla sua candidatura su YouTube. La domanda che emerge è la seguente: possono fare la differenza le preferenze online una volta in moto la macchina delle elezioni vere e proprie? Quello che più appassiona è capire se senza il web Obama e Paul sarebbero lontanissimi dalla notorietà che oggi hanno tra gli elettori dei loro partiti e se Giuliani, affidandosi invece a una campagna online, sarebbe inarrivabile nei sondaggi che lo proiettano alla Casa Bianca. Interessante notare che, inoltre, il popolo di elettori sul web è molto diversificato. Per esempio, il senatore Barack Obama ha molti sostenitori su Facebook, social network con target 18/29 anni e con alto livello di istruzione, mentre il suo vantaggio scende su MySpace, che ha un’audience più diversificata. Riuscirà Obama a portare al seggio i più giovani, che generalmente snobbano le urne alle presidenziali Usa? E’ questo l’interrogativo che affascina i due professori del Bentley College. I profili degli utenti di Facebook sono di soggetti poco inclini a farsi trascinare nel mainstream politico e commerciale. Sono utenti che si conoscono e si raccomandano le scelte da fare. In un certo senso è più difficile avere successo su Facebook, ma una volta raggiunto potrebbe creare un piccolo esercito di “evangelisti” capaci di influire sulle scelte politiche e di voto del loro ambito sociale. Se fosse così – ma dobbiamo aspettare per i risultati – la politica sul web avrebbe veramente fatto centro.

Guarda anche:

Il segreto della vita svelato in Italia: da Padova e Torino il modello che riscrive la storia dell’embrione

C’è un pezzo di futuro che parla italiano sulle pagine di Nature Cell Biology, una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo. Una scoperta che segna un punto di svolta nella comprensione di...

Teletrasporto quantistico tra laboratori romani: verso l’internet del futuro

Un importante passo avanti nella comunicazione del futuro è stato raggiunto a Roma, presso l’Università La Sapienza, con il primo teletrasporto quantistico di informazioni tra due laboratori della...

Dagli scarti dell’Etna alle stampanti 3D

La cenere vulcanica dell’Etna può trasformarsi in inchiostro per stampante 3D. E’ quanto dimostra uno studio presentato al recente Congresso congiunto SIMP-SGI (Società Italiana di Mineralogia e...