E-LEZIONI: USA 2008, la rimonta di Barack Obama e Ron Paul

Nonostante gli sforzi per apparire una candidata alla presidenza calda e rassicurante Hillary Clinton continua a dare di sé un’immagine fredda e calcolatrice . Non basta il nuovo sito TheHillaryIKnow.com e l’onnipresente marito Bill per fermare la caduta nei consensi. La candidata alla presidenza democratica sta riscontrando più difficoltà del previsto in New Hampshire dopo essere stata data in grande vantaggio. Mentre già pensava alla futura sfida nell’Iowa coi rivali Barack Obama e John Edwards, l’ex first lady ha visto svanire il vantaggio a due cifre che aveva in New Hampshire. Un sondaggio Wmur/Cnn ha rivelato infatti che in New Hampshire la senatrice di New York è quasi al pari di Obama , 31% contro 30%. Il New Hampshire è il primo stato in cui si svolgeranno le primarie l’8 gennaio 2008. Anche la corsa verso l’endorsment dei principali quotidiani registra una crudele verità per Hillary, che è stata sponsorizzata da The Des Moines Register mentre il senatore Barack Obama dal The Boston Globe molto letto in New Hampshire e anche nell’Iowa. Insieme al sondaggio del New Hampshire, il New York Daily News ha pubblicato una nota che diceva che, secondo una fonte, Bill Clinton era preoccupato del risultato dei sondaggi e aveva “letteralmente decine di idee” per invertire la tendenza. “E’ in grande difficoltà e lo sa”, hanno detto un uomo importante dello staff e il pubblicitario di Hillary al giornale. Il presidente della campagna elettorale, Terry McAuliffe, ha minimizzato: “Posso senza dubbio mettere a tacere qualsiasi voce – ha dichiarato in un’intervista alla Msnbc -. Non ci sono cambiamento nello staff. Tutti quelli che ne fanno parte continueranno a farne parte”. Intanto Ron Paul, candidato repubblicano alla presidenza Usa, ha raggiunto la cifra record di 4,5 milioni di dollari di finanziamenti raccolti in un solo giorno nello stato del Texas. L’intera campagna ha finora messo da parte un tesoretto di 16 milioni. Dopo la partenza lanciata di Hillary Clinton, per i democratici, e Rudolph Giuliani, per i repubblicani, sembra che le seconde linee stiano tornando in carreggiata facendosi veramente sotto ai favoriti per la Casa Bianca.