Mentre gli Apple-amatori di tutto il mondo si godono le funzionalità dell’iPhone e attendono l’ennesimo restyling del lettore mp3 per eccellenza, l’iPod, l’agenzia di stampa Bloomberg gioca loro un brutto scherzo. “Steve Jobs, l’uomo che ha reso i computer facili da usare come telefoni, che ha cambiato il modo in cui vengono realizzati i film d’animazione, che ha convertito la gente alla musica digitale, che ha reinventato il cellulare, è XXXX. Aveva XXX anni”, questo l’annuncio comparso sull’autorevole sito di informazione finanziaria. Il messaggio, rimasto online per pochi minuti, aveva tutta l’aria di un necrologio ed era corredato da una serie di numeri di telefono da contattare per avere informazioni e dichiarazioni sul fatto. Pochi minuti, si sa, sono per il mondo della rete un’eternità e sono bastati per al blogger Gawker per scovare il messaggio e ripubblicarlo sulle pagine del suo web-diario personale. La smentita da parte di Bloomberg è arrivata prontamente: non si trattava di una notizia ma di un ‘coccodrillo’ (un necrologio scritto in anticipo) e “non avrebbe dovuto essere pubblicata”. Sono salve quindi le prossime versioni del melafonino e degli avveniristici computer Mac, che potranno ancora godere della genialità del numero uno della casa della Mela, e sono salve soprattutto le azioni Apple, che tremano alla sola idea che a Jobs possa accadere qualcosa. Il carismatico presidente di Cuperino, oggi 53enne, ha sconfitto due anni fa un cancro al pancreas ma è apparso ultimamente magro e deblitato, condizione che ha scatenato voci su una presunta ricaduta.
E’ morto Steve Jobs, per qualche minuto

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