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14 Dicembre 2006 | Attualità

E’ ufficiale: Enzo Biagi da aprile torna in Rai

Il direttore di Raitre Paolo Ruffini ha confermato ieri sera che è stato firmato il contratto tra la rete e Enzo Biagi. Il programma partirà a aprile. Ruffini ha spiegato che si tratterà di un programma “che usa la memoria, che racconterà l’oggi anche attraverso la memoria personale di Biagi e di altri. Non sarà però un racconto della storia”. Il ciclo di trasmissioni prevede una partenza la domenica e poi otto puntate per quattro cicli di lunedì, nel corso di Primo Piano, il programma di approfondimento del TG3. Ruffini ha aggiunto che è possibile che ci siano ospiti o comunque servizi ad hoc che accompagnino così il tema della puntata. Lo studio sarà a Milano, e Biagi – ha riferito il direttore della terza rete – “è contento di questo progetto e di fare questo programma, ha diverse idee per realizzarlo”. E poco più tardi è lo stesso Biagi a raccontare al direttore del TG3 Antonio Di Bella come sarà la sa trasmissione: “Cosa aspettarsi dalla mia nuova trasmissione? – ha detto Biagi – Della gente che cerca di raccontare i fatti. Che ha le sue idee, che possono essere perfino dei pregiudizi. Ma che li ha cosi’ espliciti che uno li riconosce subito anche perché sono dichiarati”. L’intervista è andata in onda nel corso di Primo Piano, lo stesso programma che ospiterà il programma di Biagi. “Credo che non si possa raccontare un fatto senza avere un punto di vista” aggiunge Biagi “sono convinto che non si possa fare del buon giornalismo senza avere alcune regole: i fatti hanno una logica ineluttabile; la verita’ l’ha raccontata uno che e’ finito in croce e non e’ detto che sia questa la vocazione di tutta la categoria; cercare di essere rispettosi prima di tutto di se’ stessi poi di coloro che ti guardano, ti leggono, ti ascoltano. Non sentirci noi i protagonisti. Noi siamo testimoni. E’ un testimone perbene non dice il falso. A noi tocca capire la verita’ e poi raccontarla. Vedo qualcuno che delle volte fa la figura del fesso in conto terzi. Farlo a titolo personale da questo punto di vista e’ un inconveniente. Mi fa piacere ripercorrere una strada che mi sembrava chiusa per sempre” confessa, “sono grato a chi mi dà la possibilità di fare il lavoro che mi piace e che mi lega a tante persone che hanno condiviso con me tante esperienze anche in giro per il mondo”. Un programma sul filo della memoria. “Ricordare” osserva Biagi, “è faticoso per gli italiani perché il passato ha sempre un peso di nostalgia, di rimpianto. E poi perche’ la memoria e’ un esercizio faticoso. Per cui piazza Fontana diventa un indirizzo e non piu’ una storia che ricorda tanto dolore e tante vite umane andate perdute. Prendete chi in questi giorni nega l’Olocausto. La cretineria e l’impudicizia sono sempre esistite. Ma Buchenwald e “I diari di Anna Frank” sono incancellabili”. Nel corso dell’intervista Enzo Biagi parla anche dei casi d’attualita’. Sulla vicenda del tunisino, prima accusato dai media della strage di Erba, poi rivelatosi estraneo alla vicenda, dice: “e’ una vicenda che fa riflettere. Con le parole si uccidono non solo delle reputazioni, ma delle persone. E’ un atteggiamento che sa di razzismo e intolleranza”. Enzo Biagi si pronuncia anche sul caso Welby. ” “Prima di tutto è un caso medico” dice, “poi diventa subito un caso morale. I medici sanno che quest’uomo non ha futuro. Lo sa anche lui. E’ una sofferenza continua. La carità vuole che il dolore vada avanti ancora a lungo? Non c’e’ nessuna speranza. Welby non tornera’ nella famiglia, non rivedra’ i suoi amici. Allora io credo che lasciarlo vivere cosi’, solo perche’ non chiude gli occhi, è una crudeltà. Non un grande rispetto per la vita umana”. Altri dettagli sulla nuova trasmissione li ha anticipati Loris Mazzetti, storico collaboratore di Biagi. “Sarà un programma di memoria che pero’ partira’ dal quotidiano” spiega, “parleremo delle notizie di giornata, facendo anche una rivisitazione di 41 anni di lavori di Enzo Biagi. Andremo in onda al lunedì in seconda serata, si tratta di una coproduzione tra la rete e il Tg3, e siamo molto contenti di riportare in tv Enzo Biagi. Un bel segnale che dimostra che qualche cosa in questo Paese sta cambiando”

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