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19 Ottobre 2007 | Economia

Ecco i tre convertiti

In 24 ore Rupert Murdoch, Steve Jobs e Bill Gates cedono: MySpace, Apple e Microsoft si aprono agli sviluppatori terzi. E’ l’open source: un futuro tra comunità e mercato MySpace di News Corp, il più esteso social network online del mondo, ha annunciato che consentirà un ulteriore accesso al suo servizio a sviluppatori esterni per contrastare la crescita di Facebook, emerso come serio rivale dopo aver consentito agli sviluppatori di software di creare applicazioni per i suoi utenti. “Apriremo la nostra piattaforma nei prossimi due mesi”, ha detto l’amministratore delegato di MySpace, Chris DeWolfe. Apple sta preparando un kit per sviluppatori indipendenti, che potranno realizzare applicazioni terze per iPhone e iPod.Il software development kit sarà disponibile dal prossimo febbraio 2008. “Stiamo cercando di fare due cose completamente diverse alla volta – ha dichiarato Steve Jobs -: fornire una piattaforma avanzata aperta agli sviluppatori e contemporaneamente proteggere gli utenti dell’iPhone da virus, malware e attacchi alla privacy”. Anche Microsoft riceve l’ok da parte dell’Osi (Open Source Initiative) per due licenze conformi alle regole del software libero: Microsoft Public License (Ms-Pl) e Microsoft Reciprocal License (Ms-Rl). Windows è ancora fuori da qualsiasi discorso di open source. l’Osi ha precisato però che una licenza open source non è sufficiente per “essere open source”, senza un codice sorgente di qualità e un’ampia comunità. Per Apple e MySpace non ci sono problemi. Per Microsoft? Redmond dice di avere 1.900 progetti e 31mila utenti nella propria comunità Codeplex, l’open source project hosting di casa Bill Gates. 

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