Una buona occasione per scoprire l’istituzione museale istituita nel 1854 da Francesco V d’Austria d’Este e ricca di opere di autori importanti
Un museo è fatto dalla storia di tutte le opere che conserva ed espone, ma anche dalla storia della struttura stessa, dalle mura perimetrali alle sale interne. È così anche per la Galleria Estense di Modena, istituita nel 1854 da Francesco V d’Austria d’Este e collocata dal 1894 nell’attuale sede del Palazzo dei Musei, che dal 15 luglio ha riaperto al pubblico con “Il Vestibolo degli Estensi”: una sala di ingresso che si presenta con un allestimento radicalmente trasformato.
Il nuovo vestibolo intende proporre una nuova chiave d’accesso alle collezioni del museo, che vede la sua storia diventare protagonista diretta dell’esperienza di visita. L’allestimento trasformato, nello specifico, guiderà i visitatori nella storia dei Duchi d’Este e del loro mecenatismo, primo passo di un percorso verso le nuove Gallerie Estensi negli spazi ampliati del Palazzo dei Musei.
Come si legge sul sito del ministero della Cultura, “le raccolte estensi comprendono la ricca quadreria, che racchiude un pregevole numero di dipinti dei secoli dal XIV al XVIII, fra i quali un gruppo dedicato alla pittura padana, diverse sculture in marmo e terracotta; un nutrito nucleo di oggetti d’arte applicata che costituivano parte del sontuoso guardaroba ducale, oltre a diverse collezioni specifiche quali quelle dei disegni, dei bronzetti, delle maioliche, delle medaglie, degli avori e degli strumenti musicali”.
Cima da Conegliano, Correggio, Velazquez, El Greco, Bernini, Guido Reni alcuni dei nomi di spicco fra gli autori presenti. Un piccolo gioiello poco conosciuto che vale la pena andare a visitare, scoprendo così anche la storia di una piccola e orgogliosa città che a lungo fu Ducato.
di Daniela Faggion