Presentata nell’ambito degli eventi della settima Settimana della Cucina Italiana nel mondo, è una piattaforma online per formare i “custodi” della cultura alimentare italiana.
Per promuovere il vero Made in Italy nel mondo ci vuole un’Accademia. Ne sono convinti Coldiretti, Campagna Amica, Filiera Italia e Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, che, nell’ambito degli eventi della VII Settimana della Cucina Italiana nel mondo, hanno presentato la piattaforma virtuale chiamata “Accademia della cultura enogastronomica italiana”. Obiettivo del progetto è anche sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco e far conoscere, si legge in una nota, “il valore aggiunto dell’enogastronomia italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli qualitativi e di sicurezza a quelli nutrizionali e di sostenibilità”.
La missione dell’Accademia, spiega Coldiretti, è “valorizzare l’infrastruttura culturale che rende possibile la simbiosi fra i prodotti iconici della cucina italiana, la competitività dell’agroalimentare italiano, il valore universale della dieta mediterranea. Promuovere dunque la ricostruzione delle radici agricole e territoriali della cucina italiana, declinandole anche rispetto alle tematiche centrali della nutrizione e del benessere, oltre che dell’innovazione e della transizione sostenibile dei sistemi alimentati.
L’Accademia punta a formare una nuova rete di competenze e professionisti (italiani e stranieri) accreditati come “Custodi della cultura gastronomica italiana”.I destinatari dell’Accademia sono diversi: dalle Università e le scuole di cucina e alberghiere, al mondo esteso dei professionisti del food e food service (buyer, ristoratori, distributori, chef e pizzaioli, giornalisti ed influencer del food), ma anche le reti estere di rappresentanza e promozione del settore agroalimentare nel mondo (Ambasciate Italiane, Camere Di Commercio Estere, Consolati). Si tratta di uno strumento pratico e operativo, basato su 8 moduli su piattaforma digitale asincrona in inglese e due laboratori esperienziali su olio e vino: un piano formativo di 15 ore accessibile da ogni device e con ampia possibilità di personalizzazione dell’esperienza.
Il racconto formativo è affidato alle voci esperte dii produttori e professionisti del cibo autentico italiano. Un percorso che parte dalla terra e dai contadini, fatto di biodiversità, di sostenibilità e d’innovazione, con un passo indietro nel tempo, per scoprire la storia del patrimonio gastronomico italiano. Una narrazione che tiene stretta la difesa e tutela del made in italy con l’eredità culturale della dieta mediterranea, per affrontare il tema di una nutrizione volta alla salute, al benessere e alla sostenibilità.
di Daniela Faggion