Il 2011 potrebbe essere l’anno del cloud computing per le aziende italiane. E’ quanto emerge dai dati della School of Management del Politecnico di Milano, focalizzatasi sulla predisposizione delle realtà nostrane nei confronti delle gestione in remoto di programmi e contenuti.

Cinque miliardi di dollari. Questo quanto frutterà al consorzio di ex proprietari di Skype composto dal private equity Silver Lake, da Andreessen Horowitz e dal Canada Pension Plan Investment Board, la vendita del servizio VoIp a Microsoft.

Wind ha reso noti i risultati del primo trimestre dell’anno, periodo in cui l’operatore telefonico ha incrementato utenza e ricavi.

Dunque, l’intesa è fatta: Microsoft si aggiudica Skype per 8,5 miliardi di dollari, con grande stupore degli analisti, che avevano stimato il valore del servizio VoIp tra i 4 e i 4,5 miliardi, con buona pace di Facebook e Google.

Microsoft ha definito un accordo per l’acquisto di Skype. Il gigante del software fa suo il servizio di chiamate via internet per una cifra compresa tra i 7 e gli 8 miliardi di dollari, cui va aggiunto il debito della società di VoIp, che fa lievitare il valore dell’affare a 8,5 miliardi.

Havas ha fatto registrare nel primo trimestre 2011 un fatturato in crescita del 9,7% su base annua, a 361 milioni di euro, con una crescita organica del 6,8%. A rendere noti i risultati del gruppo media è stato il presidente, Vincent Bolloré.

Saranno quasi otto milioni le azioni LinkedIn messe sul mercato nella prima fase dell’offerta pubblica d’acquisto lanciata dalla società che gestisce il social network per professionisti.

Mondadori chiude con saldo positivo i primi tre mesi del 2011. Il fatturato dell’editore di Segrate è cresciuto del 3,2%, a 355,6 milioni di euro, mentre il risultato netto consolidato è raddoppiato rispetto a tre mesi fa.

Toshiba ha reso noti i risultati trimestrali d’inizio anno, periodo in cui l’utile netto è raddoppiato, passando dai 48,6 miliardi di yen del marzo 2010 ai 97,6 miliardi di yen del marzo 2011.

Il design della Mela batte l’algoritmo di Mountain View. Apple, grazie a una crescita dell’84%, è il marchio che vale di più al mondo. L’azienda di Cupertino vale oggi 153,3 miliardi di dollari.

Il mercato globale degli smartphone continua la sua espansione: nel primo trimestre di quest’anno, secondo i dati Idc, sono stati 99,6 milioni i cellulari intelligenti venduti nel mondo, in crescita del 79,7% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Dopo lo schermo touch, arriva quello sfogliabile. E’ la nuova frontiera dell’innovazione nel settore mobile: lo smartphone gestibile piegando gli angoli dello stesso.