Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

10 Giugno 2014 | Attualità

Editori e giornali a congresso sul digitale

Si discute del presente e del futuro dell’editoria d’informazione a Torino . Del domani ci sono pochissime certezze: una di queste, il giornalismo sarà sempre più online e digitale. Resta il fatto che, attualmente, il 93% dei ricavi del settore derivi ancora dalle edizioni cartacee , dove la pubblicità – anche se in drastico calo – rende di più e dove le tirature  anche se diminuite – fruttano ancora soldi importanti. La 66esima edizione del World Newspaper Congress rappresenta un’industria che nel 2013 ha fatturato 163 miliardi di dollari, il 13% in meno di quanto raccolto nel 2008 , anno in cui la crisi del settore, latente da tempo, deflagrò insanabilmente. Dopo intere stagioni passate a boccheggiare, alla ricerca di introiti difficili da reperire, il settore sembra in lieve ripresa e, per la prima volta nell’ultimo lustro, il trend non è negativo. Il declino della carta tuttavia, non è ancora rintuzzato dalla crescita delle attività (e delle rendite) digitali. Le entrate pubblicitarie dei giornali in rete sono salite dell’11% lo scorso anno, e dal 2008 l’incremento è stato del 47%, ma il volume d’affari in molti paesi resta basso, tanto che le news online fruttano solo il 7% delle entrate degli editori. A sostenere il settore, negli ultimi tempi, è stato lo sviluppo dei mercati asiatici (+6,67% delle copie cartacee in cinque anni), con India, Cina, Malesia e Indonesia a fornire un bacino d’utenza enorme. Bene anche Medio Oriente e Africa (+7,5%), mentre Nord America ed Europa sprofondano con -10 e -23% rispettivamente. Non esiste prospettiva al di fuori del web, questo è chiaro, ma per rendere profittevole l’editoria in rete serve una vera e propria riorganizzazione industriale che punti sui dispositivi mobili, su prodotti personalizzati e di settore per cui gli utenti siano disposti a pagare. La svolta delle news per smartphone e tablet sembra l’unica possibile per gli editori, ma servirà poi convincere i lettori che l’informazione gratuita non è la sola, e gli investitori che le notizie sono ancora centrali nei processi mediatici e sociali, così da essere ottimo veicolo per la pubblicità. Anche su internet, unica via praticabile per il giornalismo di domani.

Guarda anche:

Quando i social ci allontanano da noi stessi: lo studio sulla dissociazione corporea

Un uso eccessivo dei social può portare a perdere il contatto con il proprio corpo. La ricerca delle università di Firenze, Pisa e Toledo svela un fenomeno inquietante soprattutto tra i giovani. ...

L’Italia sui giornali del mondo: 18 e 19 dicembre 2025

I media internazionali del 18-19 dicembre 2025 hanno concentrato l'attenzione sull'Italia principalmente per il suo ruolo nel vertice UE di Bruxelles, dove il Premier Meloni ha negoziato sia il...
accordo

Appalti sotto la lente per la sede del Governo italiano

Un articolo di stampa individua affidamenti diretti da Palazzo Chigi a soggetti implicati con l'ultradestra Trentanovemilanovecentonovantanove euro. Non uno di più. È questa la cifra che concentra,...