“ Non voglio cercare di controllare la rete , ma piuttosto aprire un dialogo proficuo tra governi e gli attori di internet” Con queste parole, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha aperto l’eG8, il primo summit mondiale su temi e problematiche del web. I propositi di Sarkozy, promotore dell’incontro, rischiano di arenarsi sulle diatribe in corso tra operatori internet e creatori di contenuti immessi in rete: privacy, copyright e sviluppo tecnologico sono i grossi nodi da sciogliere per permettere un ulteriore passo avanti nella diffusione e nel funzionamento di internet. Soprattutto in Italia. Tra i grandi paesi industrializzati, il nostro è quello in cui il web ha inciso meno sulla crescita economica (4% del Pil tra il 1995 e il 2009). peggio ha fatto solo il Giappone. “ L’obiettivo di questo forum è far emergere le preoccupazioni di tutti – ha continuato il presidente francese -. Io credo che tra Lady Gaga e Skype debba esserci un compromesso affinché i creatori e gli inventori mantengano un diritto alla remunerazione” “Prima di pensare a progetti di regolamentazione, chiediamo ai governi di studiare soluzioni tecnologiche per risolvere i problemi da un punto di vista globale ”, ha risposto però Eric Schmidt di Google, secondo cui gli interventi pubblici sulla rete e sul suo funzionamento dovrebbero essere minimi. “ La miglior politica per un governo è dare la banda larga fissa e mobile a tutti i cittadini”. Più in linea con Sarkozy è Rupert Murdoch, da sempre a favore di un rigido controllo che stronchi il fenomeno della pirateria web.
eG8, al web servono nuove regole. Forse

Guarda anche: