Mubarak non c’è più ma la libertà di espressione ancora latita in Egitto dove la giunta militare al potere negli ultimi mesi ha varato una serie di misure per interferire con il lavoro dei giornalisti proprio come accadeva prima della rivoluzione. Le autorità hanno sospeso molte licenze di tv private e minacciano provvedimenti contro quei giornalisti che con le loro notizie incitano alla violenza. Così a poche settimane dalle elezioni previste per il 28 novembre c’è chi inizia a ribellarsi. Il presentatore Yosri Fouda , che conduce un talk show politico , ha sospeso a tempo indeterminato il suo programma , in onda sulla tv privata Ontv, per p rotestare contro gli interventi delle autorità per ostacolare la libertà di espressione . Secondo Fouda, che ha lavorato anche alla Bbc e ad Al Jazeera, il governo cerca di usare i media per creare “ una realtà alternativa inesistente ”. “ Preferisco autocensurarmi, o dico la verità o non dico nulla ” ha aggiunto Fouda. Un silenzio, il suo, molto eloquente.
Egitto, libertà di espressione ancora a rischio

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