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2 Novembre 2009 | Economia

EIAA: la crisi non intacca la pubblicità online

La European Interactive Advertising Association (EIAA) ha reso noti i dati semestrali circa la raccolta pubblicitaria dei media (digitali e non). Lo EIAA Marketer’s Internet Ad Barometer svela quindi che l’advertising online, tra il 2009 e il 2010, crescerà del 7,6%. Internet fa da traino a un mercato altrimenti in crisi, per un taglio degli investimenti a monte e per la svalutazione di mezzi fino a pochi mesi fa protagonisti. Più della metà di tutti gli intervistati (59%) ammette di aver tolto ai media tradizionali circa il 20% del budget, preferendo aggiungere questa percentuale al canale online. In particolare, è la tv a patire la recessione: il 36% dei responsabili marketing intervistati prevede di ridurre gli investimenti pubblicitari sul vecchio tubo catodico, mentre il 27% vede come anelli deboli della catena i quotidiani (le riviste e i magazine fanno ancora peggio, con il 30% dei giudizi negativi). In Italia, la totalità degli intervistati dall’EIAA per l’indagine riconosce che circa il 19% dell’aumento degli investimenti online proviene da altri media. I risultati rivelano anche la crescita del mobile advertising, che negli ultimi mesi ha coinvolto sempre più aziende, che provano a sfruttare l’altissima diffusione del mezzo nel nostro paese. Il 33% delle compagnie già incorpora il cellulare all’interno delle proprie strategie marketing e quasi tutti gli interpellati (96%) prevedono una crescita anno su anno degli investimenti dedicati. Al momento, la metà degli investimenti legati al mobile vanno al brand advertising. Tra i formati e gli strumenti a più rapida crescita nelle strategie aziendali della seconda metà dell’anno emergono l’e-mail (61%), l’affiliate mkt (36%), il behavioural targeting (33%) e l’ad network (31%).

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