Ert, la televisione pubblica greca, non trasmette da tre settimane. Nonostante la chiusura ordinata dal governo i giornalisti però continuano a lavorare: 5 edizioni del tg e diverse trasmissioni sono proposte, ogni giorno, sul sito web dell’ex emittente televisiva. “E’ autogestione – dice il presentatore Fanis Papathanassiou – lavoriamo così dall’improvvisa chiusura della Ert. Non ci sono solo giornalisti, ma anche tecnici, producer e truccatori. Andiamo avanti come sempre ”. Il primo ministro greco Antonis Samaras ha deciso di chiudere i cinque canali televisivi e sette radiofonici nel giro di poche ore giudicando gli ascolti della Ert troppo bassi rispetto ai costi . La collera dei 2700 dipendenti è rimbalzata ben oltre i confini ellenici, dato che si tratta di una iniziativa senza precedenti per i media europei. Nonostante questo i giornalisti, che hanno in mano la lettera di licenziamento , continuano a rimboccarsi le maniche per informare. E per mantenere in vita il notiziario. “ Ho battuto il mio record personale: non dormo da otto giorni”, racconta la presentatrice Chryssa Roumeliotis. “ E’ un’esperienza unica”, ribatte la giornalista Denia Sarakini. “P er la prima volta abbiamo l’opportunità di fare il nostro mestiere senza interferenze” . I programmi proposti dalla Ert sul web s ono seguiti ogni giorno da quattro milioni di greci, un’audience molto più alta di quella della Ert quando era ancora visibile sui piccoli schermi.
Ert, la tv autogestita prosegue sul web
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