Il rapporto annuale Eurispes-Telefono Azzurro evidenzia alcune nuove abitudini dei bambini e adolescenti del nostro paese. I ragazzini si dimostrano degli ottimi spettatori e degli utenti privilegiati di telefonini di ogni sorta. In generale, la fascia dei più giovani abitanti dello Stivale appare piuttosto sensibile alle nuove tecnologie . In Italia solo 4 bambini su cento non guardano la televisione, contro il 25% rilevato per il pc, il 26,7% per il lettore dvd, il 41,1% per la Playstation/Psp, il 42,9% per Internet, il 50% per il lettore mp3 e il 55,1% per il cellulare. Per quanto riguarda le ore trascorse davanti al televisore, l’8% dei bambini guarda la tv per più di 4 ore al giorno, il 44,7% la segue da 1 a 2 ore, mentre il 37,4% ne usufruisce solo per un’ora. Nel settore telefonini il 53,7% dei bambini dai 7 agli 11 anni possiede un cellulare , il 5,4% un videofonino, l’1,8% uno smartphone. Il 68,2% dichiara di non portare il telefonino a scuola o di tenerlo spento durante le ore di lezione (13%). Il 3,9% ammette di accenderlo solo fuori dall’orario scolastico, mentre l’1,6% lo tiene acceso senza suoneria. I ragazzini usano il cellulare, in prevalenza, per essere chiamati dai genitori (88,2%), ma il 72,6% lo usa anche per fotografare e il 69,6% lo utilizza per tenersi in contatto con gli amici. Decisamente gettonato l’utilizzo di internet: quasi nove adolescenti su dieci usano internet e il pc viene impiegato con un ampio range di attività: per scrivere testi (98%), cercare informazioni su Internet (97,5%), giocare (97,2%) e stampare (96,9%). Estremamente diffuse risultano l’abitudine di guardare filmati su YouTube (85,8%) e quella di cercare materiale per lo studio (83,2%), seguite da quella di comunicare via chat (79,9%) e di scaricare musica/film/giochi/video (76,1%). La maggioranza degli adolescenti comunica tramite posta elettronica (58,3%). Il 46,8 legge un blog, il 45,5% gioca con videogiochi online. Su internet ci sono anche situazioni rischiose: il 41,4% è entrato in un sito dove c’era scritto “accesso vietato ai minorenni” , il 39,8% si è sentito chiedere almeno una volta un incontro dal vivo da uno sconosciuto in Rete. La netta maggioranza dei ragazzi manifesta un atteggiamento di chiusura nei confronti di chi li infastidisce in rete : nel 31,6% dei casi se questa persona li cerca ancora non le rispondono; il 24,7% dei ragazzi dice al molestatore che non deve più dar loro fastidio; il 24,1% per troncare ogni contatto con questa persona evita la chat/ forum/ sito dove l’ha incontrata. Solo una minoranza esprime un atteggiamento meno accorto: il 4,3% pensa che non gli possa succedere niente, l’1,7% è incuriosito e continua a comunicare. Nutrita la percentuale dei social network-addicted: il 71% degli adolescenti tra i 12 e i 19 anni ha un profilo su Facebook. Il 29% lo usa per rimanere in contatto con gli amici di sempre, il 24% per ritrovare quelli vecchi. Snobbate le altre piattafome: My Space viene scelto dal 17,1% e Habbo dal 10,4%. Twitter invece attrae soltanto il 2,5%. Giovani, digitalizzati e con le idee chiare.
Eurispes: bambini fra tv, telefonini e Facebook
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