4 Giugno 2008 | Innovazione

Europa 7: Calabrò, “le sentenze del Consiglio di Stato sono ineludibili”

“Le sentenze del Consiglio di Stato sono ineludibili” Lo ha dichiarato il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, a margine di un convegno “Business International” sulle telecomunicazioni, a proposito del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’assegnazione delle frequenze ad Europa7. “Applicheremo la sentenza del Consiglio di Stato” , ha aggiunto Calabrò, “fino alla virgola, per la parte che ci compete. Gli adempimenti riguardano comunque il Governo, a cui forniremo un supporto tecnico”.  In merito alla disponibilità dello spettro delle frequenze , il presidente dell’Agcom ha spiegato che “raschieremo il fondo del barile, ma i primi risultati sull’analogico non sono apprezzabili”.  Calabrò, infine, ha detto che i principi affermati dalla Corte di Giustizia europea “dovranno essere tenuti in considerazione dal Governo e dal Parlamento . Bisogna far tesoro dei principi europei, che devono essere ripresi per ripristinare la legittimità”. Il massimo grado della giustizia amministrativa ha recentemente respinto un ricorso presentato da Mediaset sulla vicenda di Europa 7, che ha vinto la licenza nel 1999 ma non ha mai ricevuto le frequenze, e ha rinviato al governo l’obbligo di ottemperare all’impegno preso con Europa 7.  Per ciò che concerne le infrastrutture di tlc Calabrò, rivolgendosi in particolare all’amministratore delegato di Fastweb Stefano Parisi, ha spiegato che sono necessari “in Italia ancora più che altrove stimoli, ncentivi e strategie per far decollare gli investimenti ” ma, “sia chiaro, non stiamo parlando di presunti aiuti, o aiutini”. La frecciata a Parisi è relativa alla sua posizione contraria ad aiuti pubblici in questo settore.  “L’ Italia è in ritardo non solo in termini di diffusione ma anche di qualità delle connessioni broad band . Da noi, infatti, come rileva una recente analisi internazionale, solo il 27% degli utenti dichiara di avere connessioni con capacità di banda superiori ai 4 mbps”, ha proseguito Calabrò, a margine del settimo Forum sulle telecomunicazioni.   In alcuni segmenti l’assetto del mercato può e deve migliorare ancora di più : l’accesso da postazione fissa è sicuramente il nodo più spinoso su cui l’Autorità sta lavorando con un procedimento in corso che ridisegnerà la regolazione dei mercati, sia wholesale che retail. Intendiamo continuare a procedere migliorando ulteriormente le condizioni di accesso alla rete locale di Telecom Italia”.   Per internet superveloce l’AgCom chiede un balzo in avanti : secondo Calabrò “pesa drammaticamente la pregressa assenza di infrastrutture alternative, il cavo soprattutto. Ciò non solo determina la dipendenza di tutto il settore dell’unica rete locale, peraltro in rame, dell’incumbent, ma tende anche a scoraggiare gli investimenti nelle reti di nuova generazione. La situazione infrastrutturale non rappresenta quindi solo un fardello iniziale ma rischia di porre anche una ipoteca sul nostro futuro dell’industria e delle telecomunicazioni e sullo sviluppo dell’intero sistema economico”. L’Authority vuole coniugare “l’innovazione con la concorrenza e non barattare la prima con la seconda”.

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