Il Consiglio d’Europa ha reagito ai crescenti casi di cybercriminalità, che spaziano dalla truffa al terrorismo fino alla pedopornografia, suggerendo ai suoi 47 paesi di sottoscrivere una convenzione sull’argomento. La convezione, stilata l’11 e il 12 giugno a Strasburgo in una conferenza che ospitava 140 esperti di crimini online da 55 paesi, è stata già firmata da 22 paesi e adottata dai parlamenti di altri 21, compresi alcuni stati extra-europei. Argentina, Brasile, Egitto, India, Nigeria, Pakistan e Filippine sono già attivi in questo senso. Durante la conferenza, il colosso statunitense Microsoft Corporation ha dato la sua disponibilità a cooperare con il Consiglio d’Europa e ha elencato tre regole indispensabili perché l’operazione vada a buon fine: comunicazione aperta, chiara distinzione dei ruoli e delle responsabilità e sincerità fra i due partner.
Europa contro la cybercriminalità

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