In Europa l’ industria editoriale vale 280 miliardi di euro, il 2,3% del pil . In Italia, 30 miliardi , con alcune allarmanti criticità: la diffusione e lo sfruttamento senza controllo dei contenuti sulle nuove piattaforme e, a fronte della moltiplicazione dei soggetti non-editoriali, il panorama invariato dei produttori di informazioni. È quanto emerso dal Rapporto di e-Media Institut e presentato nel corso del terzo Premio Giovannini. ” Oggi la pervasività della notizia che spunta da ogni parte, sui siti e sui blog, è totale – dichiara il commissario dell’ Agcom Sebastiano Sortino – Q uesto elimina la necessità di giornalisti ed editori? Secondo me no ” ma la condizione ” fondamentale ” prosegue, ” è che il contenuto sia protetto, altrimenti avremo un impoverimento definitivo dell’attività giornalistica perché non ci sarà più nessuno in grado di pagarla ”. In Italia, aggiunge il segretario generale della Fnsi Franco Siddi ” stiamo andando verso la situazione americana, con pochissimi editori che ce la fanno ad affrontare un progetto complesso che non porta un recupero immediato e altri che si fermano al primo impatto, accettando di rimanere confinati. Ma se non la prendiamo in mano noi la tecnologia, lo faranno altri, stravolgendo professioni e scenari ”. Seguici su Twitter @QuoMediaNews
Europa, l’informazione vale 280 miliardi

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