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13 Dicembre 2023 | Economia

Expo 2030, le conseguenze della sconfitta di Roma

Polemiche e scambi di accuse per la disfatta contro Riad e Busan. Peggio che coi Galli e Cartagine a vedere le reazioni politiche in Italia. Persi 50,6 miliardi di euro per l’evento

Un esito che ha visto un’Europa poco compatta nel supportare la candidatura della capitale italiana. Angelo Camilli, presidente di Unindustria, riflette sulla mancanza di coesione europea, evidenziando la forte spinta economica dell’Arabia Saudita e commenta «Va fatta una riflessione sui valori che sono stati messi in campo: l’Arabia Saudita ha esercitato una pressione di natura commerciale fortissima, al di là delle previsioni. Così come l’Europa è stata assente come continente. Aveva dato un endorsement esplicito alla candidatura di Roma ma in realtà, visti i voti che abbiamo preso, è evidente che neanche l’Europa è stata compatta nel voto alla nostra candidatura».

Roma perde 50,6 miliardi di euro

Una perdita significativa dal punto di vista economico per l’Italia. Secondo le stime riportate nel protocollo di candidatura, il valore complessivo dell’impatto economico generato da Expo Roma 2030 per l’Italia sarebbe ammontato a 50,6 miliardi di euro. Il progetto di Roma, dal titolo “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione”, prevedeva delle significative ricadute infrastrutturali. Il piano includeva la completa riqualificazione dell’area del quadrante Est della città. Area nella quale sarebbe stato creato il cuore del sito espositivo, l’Expo Village. Inoltre, era prevista la costruzione di una serie di nuovi collegamenti di trasporto e mobilità da e verso Tor Vergata, tra cui un lungo corridoio per collegare l’esposizione agli adiacenti siti archeologici della via Appia. Dopo l’evento, il Village sarebbe diventato un’estensione del campus dell’Università di Tor Vergata.

Progetto ambizioso: Il megaparco solare urbano previsto da Expo Roma

Expo avrebbe consentito di creare a Roma il più grande parco solare urbano al mondo, accessibile al pubblico. Il parco avrebbe dovuto estendersi su 150.000 metri quadrati e sarebbe stato composto da centinaia di “alberi energetici” che aprono e chiudono i loro pannelli durante il giorno con una capacità produttiva di picco di 36 MW.  Anche Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, esprime delusioni per un esito che è risultato decisamente inatteso e commenta «E’ stata una brutta sconfitta. Riad ha dilagato oltre ogni previsione, ha vinto al primo turno, ha espresso una forza che avevamo visto durante questa campagna elettorale ma che evidentemente ha reso questo Expo del tutto particolare. Siamo amareggiati, il nostro progetto era molto bello ma i rapporti di forza – anche economici che qui sono stati espressi, così come avevamo un po’ anche denunciato – hanno portato con un voto nettissimo ad una vittoria schiacciante per Riad.»

Prospettive future: Roma aspira all’innovazione nonostante la delusione di Expo 2030

In definitiva, l’esito di Expo 2030 si rivela un’occasione mancata per Roma, che avrebbe portato rigenerazione alla città e una notevole spinta economica per il paese. Nonostante la sconfitta, rimane il desiderio di Roma di perseguire l’innovazione portando avanti il progetto, così come affermato da Gualtieri «Abbiamo messo in campo un progetto bellissimo di riqualificazione di un intero quadrante della città, delle progettualità che vogliamo portare avanti lo stesso anche se con forme diverse. Aver messo al lavoro i migliori architetti e progettisti ci regala un’eredità preziosa che vogliamo valorizzare».

di Alessia Cristiano

 

Annibale su elefante

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