Nel Padiglione Italia realizzato per Expo Dubai 2021 l’anidride carbonica diventa ossigeno grazie a un’alga con tantissime proprietà: la spirulina.
L’alga che cattura CO2
Vasche enormi di colore verde acceso completamente occupate dalla spirulina, predisposte nell’installazione italiana a Expo 2021 a Dubai, assorbono l’anidride carbonica che producono i visitatori e la trasformano in ossigeno. Un processo che permette quindi l’abbattimento di CO2 che è uno degli obbiettivi principali nella lotta contro il cambiamento climatico.
Svolgono questo compito di riduzione di CO2 non solo la spirulina ma anche altri due tipi di alghe: la dunaliella ed haematococcus. La prima tuttavia ha sicuramente delle proprietà in più: è ricca di proteine e amminoacidi, ed è versatile in moltissimi ambiti, nell’alimentare è ad esempio utilizzata come integratore proteico, nell’allevamento dato che alza le difese immunitarie degli animali nei fertilizzanti e anche nelle vernici.
Questo processo tecnologico è stato realizzato da Tolo Green, partner tecnico del padiglione Italia. Guidata da Gilberto Gabrielli, già docente all’Università Bocconi. Tolo Green da sei anni investe nella produzione biologica di microalghe e da 14 anni in energie rinnovabili. Le preziose alghe, normalmente sono coltivate in un impianto in Sardegna, sono ricche di proprietà nutrizionali e ne si sta attivamente studiando i vari utilizzi.
Nell’abbattimento della CO2 “la coltivazione di spirulina è complementare ad altri impianti, diciamo che aiuta e favorisce, ma servono impianti molto grandi per far sì che sia efficace su larga scala” spiega a la Repubblica Federico Micheli, chief operating officer di Tolo Green. “Crediamo però che in generale per le alghe si arriverà a un salto di qualità diffondendo questi tipi di impianti a livello industriale, e questo è uno dei nostri obiettivi. Anche per questo speriamo di rendere stabile a Dubai il nostro impianto anche dopo la fine dell’evento, in modo da far conoscere sempre di più queste tecniche.”
Il Padiglione italiano Expo Dubai 2021
L’area italiana a Expo 2021 è tra le più visitate e apprezzate dal pubblico e dalla stampa. Parola chiave: circolarità. Realizzato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, la struttura è composta da tre scafi di navi a copertura del padiglione, una facciata multimediale realizzata con 70 chilometri di corde nautiche in plastica riciclata e da un sistema naturale di mitigazione del clima che sostituisce l’aria condizionata.
Ogni particolare è curato dettagliatamente: archi e catenarie dalle curvature variabili simulano l’andamento delle onde marine, mentre le colonne, concentrate sotto i bordi degli scafi, sono disposte con precisione secondo la regola di Fibonacci.
Il Padiglione si presenta a tutti gli effetti come un’opera unica nel suo genere, capace di catalizzare l’attenzione e l’interesse dei visitatori grazie al forte impatto visivo. Dice della struttura l’architetto Rota “Un’architettura viva che risponde, cambia forma e soprattutto circolare, dove niente si butta via tutto si ricompone e crea nuovi spazi”.
Di Sara Giudice