Non c’è pace in casa Rai. Dopo il parapiglia seguito alla decisione del Cda di non confermare Parla con me e Serena Dandini, ci ha pensato Fabio Fazio a rinfocolare le polemiche sull’uso strumentale della tv di Stato. Nella puntata di Che tempo che fa di domenica 18 settembre, il metereologo Luca Mercalli ha sferrato un attacco alla Tav, provocando le reazioni stizzite di politici di destra e sinistra. “Due signore – ha detto Mercalli – sono in galera perché si sono messe una normale mascherina da verniciatore per proteggersi dai gas lacrimogeni” . Tanto è bastato per dare il la allo scontro con i rappresentanti della commissione di Vigilanza : “Anche per Fazio dovrebbe valere il principio che la propaganda aperta deve essere più contenuta, almeno quando si toccano temi delicati – ha detto Giorgio Merlo del Pd -. Ci chiediamo se la propaganda contro la Tav sia un modello di giornalismo da servizio pubblico” . “Ora Fazio dovrebbe invitare gli agenti feriti o gli operai del cantiere minacciati. Non è possibile che Mercalli faccia l’avvocato dei No-Tav con i soldi dei contribuenti” , ribatte più duramente Stefano Esposito, anch’egli in quota Pd. Il Pdl coglie l’occasione per tirare su uno dei suoi bersagli preferiti : “La puntata No-Tav dimostra solo la politicizzazione di alcuni conduttori che da tempo denunciamo” , ha dichiarato il senatore Enzo Ghigo. E mentre i diretti interessati sostengono di non aver in alcun modo incitato alla resistenza violenza, la Rai comincia la stagione tra i (soliti) mille problemi : strumentalizzazioni politiche, palinsesti traballanti, bilancio zoppicante. Niente di nuovo all’orizzonte.
Fabio Fazio anti-Tav, e scoppia la polemica

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