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30 Ottobre 2008 | Attualità

Facebook aiuta gli affari

Buone notizie per i lavoratori patiti di Facebook, Bebo e MySpace: uno studio britannico sostiene che i capiufficio non dovrebbero impedire ai loro sottoposti di usare siti di social network che possono favorire le loro aziende. Un rapporto di Demos afferma che incoraggiare i dipendenti nell’uso di tecnologie di networking per realizzare nuovi rapporti e legami più stretti con colleghi e clienti possono giovare agli affari invece di danneggiarli. L’autore Peter Bradwell afferma che mentre le aziende usano sistemi specifici per condividere informazioni, anche i siti di social networking possono svolgere un ruolo, favorendo produttività, innovazione e un modo di lavorare democratico. Tuttavia, dice, dovrebbero esserci delle linee guida per limitare l’uso extralavorativo. ” Divieti di usare Facebook o YouTube sono in ogni caso quasi impossibili da adottare; le aziende possono semmai tentare di fissare dei limiti sui minuti quotidiani dedicati ai pettegolezzi “, ha scritto. ” La risposta non è la chiusura dell’accesso a queste piattaforme di social network, nè investire alla cieca in piattaforme di collaborazione. Crediamo invece che si debba comprendere come, una volta accettate le implicazioni del social networks, possiamo affrontare le nuove sfide e adottare contromisure .” La ricerca arriva anche alla conclusione che tentare di tenere sotto controllo l’uso di siti come Facebook, che da solo conta oltre 100 milioni di utenti nel mondo, potrebbe addirittura danneggiare le aziende. ” Nel difficile ambiente degli affari di oggi, la reazione istintiva sarebbe quella di chiudere le porte e tornare alle tradizionali tecniche di ‘comando e controllo’ che permettono ai manager di monitorare e misurare strettamente la produttività. Consentire ai dipendenti maggior libertà e flessibilità potrebbe sembrare una contraddizione ma sembra invece un modo per creare un business maggiormente in grado di mantenere la stabilità “.

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