Facebook ha aggiornato il suo motore di ricerca interno, Graph Search , che ora permette a ciascun utenti di indagare su tutto ciò che è stato pubblicato in bacheca e condiviso dagli amici. Post, aggiornamenti di status, fotografie e link, tutto è rintracciabile con una ricerca. Graph Search , lanciato qualche mese fa tra gli iscritti statunitensi in una prima versione sperimentale, viene ora migliorato e reso più potente, ma anche più invasivo . Digitando un argomento, o una chiave anche generica, gli utenti potranno frugare tra tutto quanto condiviso dai loro contatti, (ri)portando in superficie una quantità enorme di dati e causando per questo l’apprensione dei garanti della privacy di mezzo mondo. La funzione verrà testata su alcuni iscritti, per poi essere estesa a tutti i membri del social network : sfrutta le parole chiave, ma anche gli hashtag da pochi introdotti da Facebook. Le informazioni raccolte in flusso continuo dal sito, saranno dunque organizzate e catalogate di volta in volta, proprio come in un motore di ricerca: per la gioia dei pubblicitari, che saranno lieti di investire su target e segmenti specifici, e di Mark Zuckerberg, che punta sul nuovo strumento per rimpolpare ulteriormente il fatturato miliardario della compagnia.
