Come già ha fatto Google, ora Mark Zuckerberg ha deciso di ingaggiare i bounty bug, i cacciatori di errori che possono creare problemi all’integrità di Facebook, pagandoli 500 dollari se, invece di renderli pubblici, li comunicheranno prima al suo staff. Gli specialisti sono già impegnati in un intenso scambio di informazioni con quegli hacker animati da spirito di sfida e curiosità e non da fini terroristici o criminali. L’azienda riceverebbe circa 40 segnalazioni alla settimana, con un media di bug individuati che va da uno a tre nello stesso periodo di tempo . “ In passato – ha spiegato il responsabile alla sicurezza Alex Rice – abbiamo puntato sulla notorietà, mettendo il nome dei ricercatori sulla nostra pagina e segnalandoli al nostro personale addetto alle assunzion i”. Da lì alla retribuzione diretta il passo non è poi così lungo, e già dal prossimo venerdì Facebook lancerà un nuovo portale di hacking chiamato WhiteHat , dove i cacciatori di bachi potranno iscriversi al programma e segnalare tutti gli errori di programmazione che individueranno.
Facebook, alleanza con gli hacker

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