Ogni giorno i 500 milioni di utenti iscritti a Facebook trascorrono sedici miliardi di minuti sul social network. La cifra è corrispondente a più di 300mila anni ed è stata snocciolata da Tom Cook, uno degli ingegneri della piattaforma. Secondo i numeri presentati, per gestire l’enorme massa di dati, che comprende ad esempio 3 miliardi di foto caricate ogni mese, ormai la compagnia ha bisogno di più di 60mila server dedicati. Molti di questi sono stati ‘rastrellati’ in California e Virginia, in attesa della costruzione di un grande data center a Prineville, in Oregon. Per numero di server la compagnia è ora seconda solo a Intel, che ne ha 100mila, e a 1&1 Internet, il più grande internet provider al mondo. Uno sviluppo impressionante, per entità e rapidità, che sta iniziando a innervosire l’altro potente della rete, Google. Secondo indiscrezioni circolate negli ultimi giorni il motore di ricerca californiano sarebbe in procinto di lanciare Google Me, social network pronto a dare battaglia alla creatura di Mark Zuckerberg. La nuova community andrebbe a completare l’offerta di Google Buzz e Google Wave, progetti mai del tutto decollati, e metterebbe BigG in condizione di incrementare il suo controllo sul mercato pubblicitario in rete.
Facebook corre. Google (forse) insegue

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