Un miliardo e sessanta milioni di utenti attivi al mese (+25% su base annua), che sempre più spesso accedono al sito dai dispositivi mobili (680 milioni al mese, +57%), 1,585 miliardi di dollari di introiti lordi (+35%). Questo, in cifre, l’ultimo trimestre del 2012 di Facebook , che ha presentato un bilancio molto positivo ma al di sotto delle aspettative degli analisti. Per questo motivo, Wall Street non ha lasciato scampo al titolo della compagnia, in discesa del 3% nel listino tecnologico . “Nel 2012 abbiamo connesso oltre un miliardo di persone e siamo diventati una compagnia mobile. Entriamo nel 2013 con un buon momento e continueremo ad investire per raggiungere il nostro obiettivo e diventare un gruppo più forte e di maggior valore” , ha detto Mark Zuckerberg, commentando i risultati. Impressiona la deriva mobile del social network, con l’utenza via smartphone/tablet che per la prima volta supera quella da computer : la app della compagnia è una delle più diffuse e il suo utilizzo massivo contribuisce a far salire le entrate pubblicitarie, unica vera fonte di guadagno per Facebook (1,33 miliardi, l’84% delle entrate). L’adv ha fatto un balzo in avanti del 43% negli ultimi dodici mesi, ma agli investitori non basta. L’azienda ha un patrimonio liquido di circa 9 miliardi di dollari, utili per importanti sviluppi futuri che dovrebbero consentirle di emanciparsi (almeno un po’) dalla pubblicità , facendo davvero fruttare il miliardo di iscritti. Assillata dalle spese di gestione, Facebook deve puntare a incrementare l’offerta dei servizi per chi gli utenti sono disposti a pagare. Oppure rassegnarsi a fare da raccoglitore di dati per pubblicitari e cessare la propria evoluzione. La sfida è tortuosa e affascinante.
Facebook cresce ma il futuro preoccupa

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