Secondo indiscrezioni Mark Zuckerberg e soci potrebbero decidere di impiegare una fetta degli introiti previsti dalla quotazione in Borsa nella creazione di un motore di ricerca proprietario. La notizia è apparsa in queste ore su Business Week : a Menlo Park ci sarebbe un team di 24 ingegner i che lavora allo sviluppo di un motore di ricerca competitivo che permetta di cercare con maggior criterio nello sconfinato bacino di dati prodotti ogni giorno dagli 800 milioni di utenti Facebook . A capo di questo team è stato posto Lars Rasmussen, un ingegnere danese che per anni ha lavorato a Google . Ma, indiscrezioni a parte, perché Facebook dovrebbe impiegare tempo e risorse per cimentarsi in un campo tanto competitivo come quello dei motori di ricerca? Prima di tutto i profitti : il mercato dell’ advertising sui motori di ricerca frutta ogni anno 15 miliardi di dollari, e Facebook ne è praticamente tagliato fuori. Quello che è interessante valutare, è come Facebook intenda rinnovare la ricerca web. È probabile che il motore di ricerca di casa Zuckerberg venga strutturato in modo da consentire di trovare facilmente utenti e pagine tematiche sul social network, ma anche di reperire articoli , video, immagini, luoghi e informazioni condivise dagli utenti.
Facebook e la ricerca anti-Google

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