Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

6 Luglio 2009 | Attualità

Facebook inguaia lo 007 britannico

Il capo dei servizi segreti britannici smascherato da Facebook. Gli 007 dei giorni nostri, oltre che dai nemici, devono guardarsi anche dai social network, a quanto pare. Sir John Sawers, da poco nominato capo dell’MI6, il servizio di spionaggio d’oltremanica, è stato inguaiato dall’account Facebook della moglie, da cui è possibile apprendere dove vive, dove lavora, hobby e passioni del suo tempo libero, nomi e volti dei suoi tre figli, e persino guardare qualche fotografia di casa, con la famiglia riunita. Dettagli personali e comunicazioni private rese pubbliche e visibili dagli utenti della community online, con il rischio che l’attività e la sicurezza di Sawers siano compromesse. Ancora più buffo il fatto che ad accorgersi del problema di privacy non sia stato qualche addetto dei servizi segreti, ma il Mail, un giornale londinese, quasi incredulo dello scoop servitogli su un piatto d’argento dalla sprovveduta consorte dell’importante funzionario governativo. Vieni a trovarci su Facebook       

Guarda anche:

jean-philippe-delberghe-dalì-unsplash

Parma surrealista, sequestrate 21 opere nella mostra su Dalì

«Sono false», dicono le autorità intervenute su attivazione della Fundacion Gala-Salvador Dalì. Esposizione inaugurata il 27 settembre Notizia surreale sul maestro del Surrealismo, Salvador Dalì. Ha...

L’Italia sui giornali del mondo: 7 e 8 ottobre 2025

Sulla stampa internazionale è dato rilievo alla denuncia alla Corte Penale Internazionale contro Giorgia Meloni per complicità nella guerra a Gaza presentata da alcune associazioni. Poi vengono...
lefteris-kallergis-vino-unsplash

Eurispes, ecco la crisi del vino italiano

Secondo l'Istituto di ricerca le spinte internazionali stanno mettendo a rischio l'equilibrio di un settore economicamente strategico Dimenticate l'ottimismo che abbiamo infuso raccontando che...