Facebook pigliatutto. Il principe dei social network, dopo aver lanciato Places, ha acquistato la start-up Hot Potato per dare una marcia in più al suo neo-nato servizio di geolocalizzazione. Il sito, rilevato per una cifra che dovrebbe essere compresa fra i 10 e i 15 milioni di dollari, supporterà Facebook nella battaglia contro Foursquare , già insediatosi nel mercato di riferimento. Il portale di Mark Zuckerberg ha dalla sua i suoi 500 milioni di iscritti che, se Places si rivelerà all’altezza delle aspettative, non avranno motivo di utilizzare un programma esterno per comunicare agli amici dove si trovano e come si trovano in determinati posti. Il delirio da condivisione, che vede nella geolocalizzione solo uno dei suoi tasselli, sarà presto tutelato in Germania, dove è al vaglio una nuova legge che vieterà ai datori di lavoro di controllare Facebook e altri social network per studiare i profili delle persone in cerca di un’assunzione presso le loro aziende. Secondo un sondaggio condotto nel 2009 dal sito web CareerBuilder, cieca il 45% dei datori di lavoro utilizza i social network per fare ricerche sui candidati prima di effettuare delle assunzioni. E circa il 35% di essi ha bocciato dei candidati sulla base di ciò che hanno trovato su questi siti, come foto inappropriate, frasi offensive nei confronti di precedenti datori di lavoro o confessioni relative al loro uso di droghe. Con la nuova legge messa a punto dal ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maiziere , che verrà approvata mercoledì dal governo, tutto ciò non sarà più possibile e sarà invece rafforzata la tutela della privacy per tutti i cercatori di lavoro.
Facebook insiste sulla geolocalizzazione

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