Poche ore fa, negli Stati Uniti, ha esordito Paper, il nuovo aggregatore news di Facebook che in pratica offre agli utenti mobili del social network – tramite un’applicazione specifica – un giornale fatto su misura. Il servizio però potrebbe cambiare nome a causa di un conflitto con FiftyThree, azienda che aveva registrato in precedenza una app battezzata Paper . Zuckerberg & Co. non si sono premurati di verificare se altre compagnie avessero già usufruito del medesimo nome per un software dedicato alla telefonia mobile e ora rischiano di dover modificare il loro servizio, onde evitare cause per violazione del marchio e confusione tra gli utenti. Il Paper originale permette di catturare tramite disegni, appunti, immagini e diagrammi le proprie idee su iPad, in un’unico documento, mentre quello inventato da Facebook mira all’informazione. In un’eventuale causa legale, il social network potrebbe difendersi sostenendo che FiftyThree ha registrato il marchio Paper by FiftyThree, non Paper. Circa due anni fa, però, Facebook aveva portato Lamebook e Teachbook in tribunale, in quanto nei loro nomi era presente il termine ‘book’ che, tra l’altro, non era nemmeno un trademark, ma un nome comune.
Facebook Paper ha un problema, il nome

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