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20 Aprile 2009 | Attualità

Facebook tra privacy e democrazia

Facebook ha lanciato lo scorso fine settimana un referendum tra i propri utenti per decidere se optare o meno per delle nuove regole riguardanti la privacy delle sue pagine (tra cui la possibilità di cancellare completamente i propri dati dal network, una volta chiuso il proprio account). Gli iscritti al social network potranno votare fino al 23 aprile. Il progetto è una delle variabili del Facebook Governance , un sistema che concede agli utenti di consigliare i gestori sulle innovazioni del sito attraverso una sorta di referendum. L’idea di dare spazio e voce ai suggerimenti come alle lamentele degli utenti è stata presa a inizio anno, dopo le polemiche che seguirono il restyling del sito, poco gradito agli internauti, che hanno protestato in massa. Ma a bloccare il nuovo corso ‘democratico’ della comunità online sono i dubbi sulla validità dei voti : le consultazioni saranno vincolanti solo se parteciperà almeno il 30% degli utenti attivi al momento della divulgazione ufficiale di una votazione. Un utente è considerato attivo se ha effettuato l’accesso negli ultimi 30 giorni. La soglia fissata da Facebook, decisamente alta e perciò difficile da raggiungere, scoraggerebbe infatti molti dall’esprimere la propria opinione. Altre proteste all’orizzonte, dunque. Il malcontento della rete nei confronti del suo social network più popolare continua, nonostante il sito resti tra i più visitati e utilizzati, con un numero di iscritti in continua crescita, che ha da poco superato l’incredibile numero di 200 milioni, e una diffusione sempre più capillare.

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