Un terzo degli italiani usa internet come consultorio medico. Prima di passare dal farmacista, dunque, si fa un giro su Google e, con qualche click, si raccolgono molte delle informazioni necessarie sui propri sintomi. Spesso sbagliate. Dalla ricerca di Alkemy emerge che i pazienti cercano soprattutto pareri , commenti e scambi di esperienze: se il medico di base rimane la fonte primaria delle informazioni sulla salute (nel 56% dei casi), il web viene utilizzato in prima istanza dall’11% dei connazionali, mentre solo il 4% si affida al farmacista. Le opinione recepite online influenzano anche l’acquisto di farmaci, nel 50% dei casi , mentre per ora solo il 7% delle pillole viene comprato direttamente via web. La celeberrima sala d’attesa di ambulatori sta lentamente venendo sostituita dai motori di ricerca.
Farmacisti addio, per i pazienti c’è il web

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