Dopo la decisione del Garante della privacy di vietare ad alcune società, specializzate nella creazione e nella vendita di banche dati (Ammiro Partners, Consodata e Telextra), di utilizzare ulteriormente i dati personali di milioni di utenti, raccolti e sfruttati in modo illecito iniziano ad arrivare le prime reazioni. Andrea Conte, direttore della divisione consumer di Fastweb, ha dichiarato che i provvedimenti presi dal Garante potrebbero avere importanti effetti negativi sui livelli occupazionali nei call center. Nonostante questa reazione contraria, Conte si è reso disponibile a collaborare per realizzare una maggiore regolamentazione nel settore, che pur tutelando i consumatori, non danneggi i risvolti industriali connessi a tali attività. Il direttore ha anche rimarcato che Fastweb aveva acquistato con appositi contratti i data base da Consodata e Ammiro, società che avevano garantito sulla totale legittimità dell’acquisizione dei dati , e che il principale operatore italiano nel settore delle telecomunicazioni su rete fissa a banda larga ha ricevuto il minor numero di sanzioni in materia di privacy. Si attendono ora le reazioni delle altre società chiamate in causa: Wind, Tiscali e Sky.
Fastweb: rischi occupazionali per le decisioni del Garante della privacy

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