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18 Novembre 2022 | Attualità

Il nuovo film con Favino rievoca l’Italia che fu solidale coi naufraghi

Pierfrancesco Favino diventa il “Comandante” Salvatore Todaro, celebre eroe dei mari che salvò naufraghi a costo della vita e contro ordini superiori.

La legge del mare impone di tutelare la vita umana in acque aperte. Lo dice la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare; lo dice una consuetudine ancora più antica, secondo cui corre l’obbligo di soccorrere le persone in pericolo di perire in mare. E quest’obbligo fu preso molto seriamente da Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina italiana che vedremo al cinema, probabilmente già l’anno prossimo, interpretato da Pierfrancesco Favino.

Sommergibile Cappellini - ricostruzione - PH. Enrico de Luigi

Sommergibile Cappellini – ricostruzione – PH. Enrico de Luigi

Un personaggio da film

Prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico, equipaggio armato di pugnale per eventuali corpo a corpo: da tutto ciò di cui si circondava si capisce come Todaro fosse quel che si dice un impavido. Nell’ottobre 1940, in piena Seconda Guerra Mondiale, navigava nell’Atlantico nel buio della notte quando un mercantile belga aprì il fuoco contro il Cappellini e il suo equipaggio, che però risposero a colpi di cannone e affondarono la nave nel corso di una breve ma violenta battaglia.

Una decisione che fa la storia

Subito dopo il Comandante prese, contro le direttive del suo stesso comando, una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi – altrimenti condannati a morire in mezzo all’oceano – e farli sbarcare nel porto sicuro più vicino, come previsto appunto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo fu costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, il capitano belga chiese a Todaro il perché di un tale rischio e il Comandante Todaro rispose con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo Italiani”.

Pierfrancesco Favino e il regista Edoardo De Angelis - PH. Enrico de Luigi

Pierfrancesco Favino e il regista Edoardo De Angelis – PH. Enrico de Luigi

 

Anche un premio Oscar al lavoro

Le riprese del film si svolgono tra Taranto e Roma, con la regia di Edoardo De Angelis. I costumi sono di Massimo Cantini Parrini, candidato all’Oscar per Pinocchio e Cyrano. Gli effetti visivi sono curati da Kevin Tod Haug, celebre per Fight club, Twilight e Panic Room, mentre il workflow supervisor è il premio Oscar David Stump (X – MEN, Breaking Bad, Batman Forever). Dalla sceneggiatura, scritta da Sandro Veronesi ed Edoardo De Angelis, è stato tratto un romanzo che uscirà in libreria il 25 gennaio 2023, edito da Bompiani.

di Daniela Faggion

Pierfrancesco Favino Comandante - PH. Enrico de Luigi

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Uomo nel grano - ph Pexels

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