Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

16 Maggio 2012 | Attualità

Fazio & Saviano atto secondo: quello che le parole non hanno (in tv) è una letteratura

Lo show delle parole è giunto ieri sera alla seconda puntata. Roberto Saviano e Fabio Fazio, dopo il successo dell’esordio (oltre 3 milioni e il 12,66% su La7), sono tornati a parlare di lemmi, significati e significanti con Quello che (non) ho . Il secondo atto prende il via con una disamina del codice mafioso, con la reinterpretazione criminale di termini come ‘zio’ e ‘norma’: lo scrittore campano prova a decifrare e spiegare in un monologo il ribaltamento strumentale del senso di queste parole.   Parole che costruiscono una società incivile, ma che possono ritrovare la luce in una, invece, civile . “Le organizzazioni criminali – ha detto Saviano – hanno saccheggiato le nostre parole: onore, famiglia, amico, parole magnifiche, mascherate come sinonimi di segmenti militari, organizzazioni, strutture” . La trasmissione di La7 gioca sugli interventi brevi degli ospiti, che si mescolano alle disamine più complesse di Saviano, con Fazio a fare da collante. Sulla scena dell’ex officina riparazioni di Torino salgono Guccini e Capossela, Papaleo e la sempre fissa Elisa, diversi personaggi sconosciuti ai più ma comunque impegnati nella lotta alla criminalità orgnanizzata e perciò sotto protezione (la società civile, appunto). In questa coperta di emozioni ottundenti, le parole si disfanno più che ricrearsi (o rinforzarsi).   Torna anche Luciana Letizzetto , compagna fidata di Fazio, con un’apologia della parola ‘stronzo’, che esorcizza solo in parte le paure della crisi economico-sociale che attraversa il Paese. Prima c’era stata l’analisi, un po’ filologica e un po’ umorale, di termini quali ‘aiuto’, ‘rivoluzione’, ‘claudicanza’,  cui seguiranno ‘convivenza’, ‘resistenza’ e ‘pietra’. E poi altre ancora. Allo spettatore resta l’elenco, il rumore del sasso che cade nello stagno: parlare di parole tra primi piani, piani americani e campi lunghi, è difficile e straniante, frammentario. Resta la sensazione che alle parole serva un involucro, una struttura più adeguata di quella di un programma televisivo. Una letteratura o, nel migliore dei casi, una poesia.   La verità delle parole è un magma, ha una densità inadatta al piccolo schermo. A meno che non si voglia confondere la densità con l’accumulo, la profondità con una serie di definizioni ed esempi a supporto. In fondo, è solo questione di significati.

Guarda anche:

road-ahead-calendario-unsplash

2026, festività e ponti in Italia

Particolarmente fortunati gli incastri del Primo Maggio, 2 Giugno e 8 dicembre. Delusione per Ognissanti e il ritorno della festa di San Francesco Se siete tipi previdenti e vi piace programmare in...
alberto-bigoni-musica-unsplash

Uno scrittore italiano alle prese con l’algoritmo della musica

Si intitola così il libro di Renato Caruso che ripercorre la lunga storia e il legame intrinseco fra musica e matematica Se amate la musica ma non la matematica, c'è adesso un libro che promette di...

L’Italia sui giornali del mondo: 22 e 23 dicembre 2025

Le testate internazionali dedicano ampio spazio all’Italia nelle ultime 48 ore, concentrandosi prevalentemente su questioni economiche, giudiziarie e di sicurezza. L’autorità antitrust italiana ha inflitto una sanzione da 98,6 milioni di euro ad Apple per presunte violazioni della concorrenza legate alla funzionalità App Tracking Transparency, accusa che la società californiana respinge fermamente annunciando ricorso. Sul fronte della politica estera, il ministro della Difesa Guido Crosetto conferma l’intenzione di Roma di mantenere una presenza militare in Libano anche dopo il ritiro programmato della missione UNIFIL per fine 2026, suscitando attenzione nei media mediorientali e internazionali. In ambito giudiziario, la procura di Milano archivia le indagini sui presunti sorvoli di droni russi sul Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea a Ispra: l’inchiesta rivela che i 21 allarmi registrati tra marzo e maggio erano falsi positivi causati da interferenze radio. Infine, il Senato italiano si appresta a votare la legge di bilancio 2026 tra tensioni nella maggioranza e polemiche sugli emendamenti dell’ultimo momento, con l’approvazione finale prevista entro fine anno.