Il regno di Felipe VI in Spagna inizia con la censura . La polemica esplosa sui social network riguarda il noto settimanale satirico El Jueves che, nonostante il nome, arriva nelle edicole spagnole di mercoledì. Tranne questa settimana. Dopo l’annuncio dell’abdicazione di re Juan Carlos I, lo stesso periodico aveva deciso di ritardare di un giorno l’uscita, mettendo al corrente i lettori attraverso le reti social di un doveroso cambio di copertina. Così lunedì sera sulla pagina ufficiale di Facebook , El Jueves ha pubblicato la nuova copertina, tutta dedicata alla notizia più importante della storia spagnola: nella vignetta satirica re Juan Carlos consegna una corona piena zeppa di maleodoranti escrementi al figlio Felipe, i n ginocchio e con sguardo impaurito. Copertina che poco dopo è stata rimossa . Giovedì gli spagnoli che hanno comprato El Juves si sono ritrovati una così copertina completamente diversa: una caricatura di Pablo Iglesia s, il leader del nuovissimo partito Podemos, che alle ultime elezioni europee ha conquistato 1,2 milioni di voti e 5 seggi a Strasburgo. Poi Albert Monteys, uno dei veterani del settimanale ed ex direttore, ha annunciato le dimissioni sul suo account Twitter. Di seguito anche il vignettista Manuel Fontdevila, autore della copertina censurata ha detto di voler lasciare la redazione. Ai due, qualche ora dopo, sono stati una decina i giornalisti che hanno annunciato le dimissioni . Il punto è che la censura pare sia arrivata direttamente dalla Casa Real, tramite la proprietaria del magazine, la Rba Editores di Barcellona , colosso spagnolo dell’editoria.
Felipe inizia il regno censurando le vignette

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