Vittorio Feltri ha sferrato un altro attacco, diretto e privo di giri di parole, sulle pagine de Il Giornale. Vittima è il presidente della Camera Gianfranco Fini. Il direttore del quotidiano ha ripercorso vicende politiche che hanno coinvolto Fini e concluso la sua analisi con la minaccia di una pubblicazione di un “dossier a luci rosse”. ‘Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento’ è il titolo dell’editoriale che rende nota, senza mezzi termini, l’intenzione di Feltri di sganciare nuovamente, dopo il caso Boffo , una bomba a luci rosse se Fini non dovesse allinearsi alle prese di posizione della maggioranza. Secondo Feltri il presidente della Camera “h a l’esigenza immediata di trovare una ricollocazione: o di qua o di là. Non gli è permesso di tenere un piede nella maggioranza e uno nell’opposizione. Deve risolversi subito”. “E si ricordi che bocciato un lodo Alfano se ne approva un altro, modificato, e lo si manda immediatamente in vigore. Ricordi anche che delegare i magistrati a far giustizia politica è un rischio. Specialmente se le inchieste giudiziarie si basano su teoremi”. ” Perchè – aggiunge Feltri – oggi tocca al premier, domani potrebbe toccare al presidente della Camera. È sufficiente, per dire, ripescare un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale per montare uno scandalo. Meglio non svegliare il can che dorme”. La vicenda, risalente al 1999, dovrebbe essere la stessa di cui Il Giornale ha già scritto a giugno e riguarderebbe un giro di escort che, secondo l’inchiesta avrebbero avuto accesso a Montecitorio per ” soddisfare” alcuni parlamentari o loro amici.
Feltri minaccia il ‘disobbediente’ Fini

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