Il week-end del Festival del Cinema di Roma è stato equamente diviso tra un sabato ricco di eventi e di flash sul tappeto rosso e una domenica più tranquilla e rilassata, dedicata alle pellicole in gara. Se tra i primi spicca certamente George Clooney , giunto nella Capitale con la presunta compagna Elisabetta Canalis, tra i secondi cera una certa attesa per ‘Alza la testa’, nuovo film di Alessandro Angelini con Sergio Castellitto. Il regista, scoperto proprio dalla prima edizione del Festival con ‘L’aria salata’, con un romanzo di formazione per immagini. Toni drammatici con inserti da commedia, ‘Alza la testa’ racconta la storia di un ex pugile e padre a pezzi (Castellitto appunto), tradito dall’ex moglie albanese e ormai pugile fallito, che riversa in un ossessivo allenamento del figlio (l’esordiente Gabriele Campanelli) le sue frustrazioni. Dolore, senso di colpa e necessità di redenzione da una vita ormai spoglia di ogni possibilità di successo: attraverso un realismo secco, senza sbavature, Angelini racconta un personaggio ‘sbagliato’, per cui è difficile parteggiare. Una storia comune , nei suoi colori sbiaditi, che pecca forse per confusione e voglia (registica) di narrare troppo, toccando i molti nervi scoperti della società italiana contemporanea (immigrazione, famiglia, identità sessuale). I significati dell’opera vanno quindi accumulandosi con il passare dei minuti, smarrendo quell’istinto brado che poteva essere la vera luce della pellicola.
Festival di Roma: Castellitto ‘Alza la testa’

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