Il settore della fiction italiana vanta 740 milioni di euro di fatturato: è questo il dato emerso durante il convegno “Fiction italiana: il futuro è un diritto” che si è tenuto in occasione del RomaFictionFest . Durante l’incontro, a cui hanno partecipato anche i presidenti Rai e Mediaset, Claudio Petruccioli e Fedele Confalonieri, si è parlato anche di un investimento medio nel prodotto inferiore rispetto all’Europa e dell’allarme sulla gestione dei diritti, settore nel quale i produttori indipendenti chiedono di entrare a pieno titolo. A confermare il generale benessere della produzione televisiva narrativa sono i dati emersi dalla ricerca dell’istituto di economia dei media della fondazione Rosselli, che ha contato tra il 2002 e il 2007, 789 imprese attive nella produzione audiovisiva, 158 delle quali si occupano di fiction (118, cioè il 75%, concentrate nel Lazio). In Italia la fiction occupa il 19,2% del totale della programmazione, un dato che si colloca a metà strada rispetto al resto d’Europa (più di Francia e Regno Unito, molto meno di Germania, Danimarca e Austria), anche se la quota di fiction made in Usa importata è più alta che altrove. Gli investimenti (469 milioni di euro nel 2006) sono in linea con gli altri Paesi europei , ma rappresentano il 50-55% dei ricavi, dato inferiore rispetto alla media estera. I produttori indipendenti, nella persona del presidente dell’Apt, Fabiano Fabiani, hanno dichiarato: “La nostra attività è precaria perché al produttore non rimane nulla, né di materiale né di immateriale. La perdita di ogni forma di diritto sull’opera compromette la possibilità di creare una library su cui fondare autonomia finanziaria e capacità di investimento”. A conclusione del dibattito sono intervenuti i due presidenti; secondo Petruccioli: “Bisogna ragionare ormai in termini di partnership tra braodcaster e produttori : la via negoziale e contrattuale è quella da seguire per avviare un processo virtuoso, senza aspettare l’evoluzione normativa”. Confalonieri ha invece affermato: “ Il produttore deve essere capace di mettersi in gioco ” tuttavia è “fondamentale il brand e la qualità del prodotto. Valsecchi, per esempio, ha realizzato i Ris, una fiction venduta anche all’estero”. Il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo, ha deciso di puntare molto su questo tipo di produzione e afferma: “Il rilancio della fiction e del mercato dell’audiovisivo riparte da Roma e dal Lazio” e annuncia la costituzione di una fondazione della fiction proponendo anche “un asse con Milano per costruire il Romifed”. In questo senso Roma sarebbe “una tribuna internazionale per i protagonisti del mondo della fiction”.
Fiction: un’industria in crescita

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