La nuova legge sulla prevenzione dei crimini informatici entrata in vigore di recente nelle Filippine costituisce “ una minaccia alla libertà d’espressione ”. Lo afferma Amnesty International , sottolineando che la norma prevede fino a 12 anni di carcere per gli autori di commenti online ritenuti diffamatori. Il testo estende la definizione di diffamazione già contenuta nel codice penale agli “ atti compiuti tramite un computer o ogni mezzo similare che possa essere scoperto in futuro ”. Inoltre, la nuova legge c onferisce al ministero dell’Interno il potere di chiudere siti internet e monitorare le attività online senza mandato dell’autorità giudiziaria.
Filippine: legge bavaglio per la rete

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