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4 Maggio 2023 | Ambiente, Attualità

Fino al 10 ottobre c’è “Roma 1948 – Arte italiana verso Israele”

Una mostra celebra le opere d’arte che tanti artisti italiani donarono per la nascita dello Stato di Israele.

Al Museo Ebraico di Roma

Da Renato Guttuso a Toti Scialoja, da Carlo Levi a Pietro Cascella, furono molti gli artisti italiani che offrirono opere per la Mostra d’Arte pro nuovo Stato d’Israele, organizzata nella Galleria d’Arte Antica a Palazzo Torlonia, in sostegno dell’appena proclamata indipendenza dello Stato di Israele, nel 1948. L’anno successivo, poi, molte delle opere furono donate al Tel Aviv Museum of Art per consentirgli di avere a disposizione un nucleo di arte contemporanea italiana. Oggi, dopo 75 anni, quadri e sculture sono tornati in Italia, dove rimarranno fino al 10 ottobre per l’esposizione Roma 1948 – Arte italiana verso Israele, presso il Museo Ebraico della Capitale.

Un’iniziativa che nacque in poche settimane

Al centro della rassegna curata da Davide Spagnoletto e Giorgia Calò ci sono opere di Cascella, Guttuso, Levi, Scialoja, ma anche di Giuseppe Capogrossi, Carla Accardi, Eva Fischer, Pietro Sadun, Afro Basaldella, Corrado Cagli, Salvatore Scarpitta, Renzo Avigdor Luisada, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra e molti altri. Settantacinque anni fa erano tutti nomi emergenti nell’arte contemporanea italiana e, nel giro di poche settimane, misero a disposizione le loro opere per una mostra che celebrasse la nascita dello Stato di Israele: oltre sessanta artisti, alcuni dei quali erano stati vittime della persecuzione nazifascista. Ad affiancarli un comitato d’onore che riuniva personalità della cultura come Giulio Carlo Argan, Alberto Moravia e Lionello Venturi e del mondo ebraico come Vitale Milano, allora presidente della Comunità Ebraica di Roma.

Storia di cultura e libertà

Oggi al posto di Milano c’è Ruth Dureghello, che così commenta: “Questi artisti subito dopo la seconda guerra mondiale si sono uniti in un messaggio comune e sentito per lo Stato d’Israele. È una storia unica e straordinaria che si fa foriera prima della politica e delle istituzioni di un messaggio di condivisione, cultura libertà e pace”. “Una grande occasione per ammirare il grande fermento artistico che c’era in Italia in quegli anni”, ha detto l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar.

di Daniela Faggion

Roma 1948

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