La Commissione europea ha premiato 23 città europee, tra cui le italiane Firenze e Parma, conferendo loro il marchio “EU Mission for Climate-Neutral and Smart Cities”. Le prime 10 città che hanno ricevuto il riconoscimento di città intelligente a impatto climatico oltre a Firenze e Parma (Italia) sono: Ioannina, Kalamata, Kozani e Salonicco (Grecia), Heidelberg (Germania), Lovanio (Belgio), Espoo, Lahti, Lappeenranta, Tampere e Turku (Finlandia), Barcellona e Siviglia (Spagna), Pecs (Ungheria), Malmö (Svezia), Guimaraes e Lisbona (Portogallo), Marsiglia e Lione (Francia), Limassol (Cipro) e Izmir (Turchia).
Il marchio assegnato fa riferimento a una delle cinque EU Mission di Horizon Europe, quella relativa alle smart city. La label riconosce i piani delle città per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 e mira a facilitare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati per riuscire nell’obiettivo.
Il marchio assegnato fa riferimento a una delle cinque EU Mission di Horizon Europe, quella relativa alle smart city. La label riconosce i piani delle città per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 e mira a facilitare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati per riuscire nell’obiettivo.
L’UE continuerà a sostenere le città nel loro lavoro volto a trasformare i loro piani ambiziosi in una serie di progetti. Ciò include un nuovo sostegno tramite la Banca europea per gli investimenti (BEI), con cui la Commissione ha trovato un accordo volto a integrare i servizi di consulenza finanziaria forniti dalla BEI specificatamente alle città che partecipano alla Missione, in particolare a quelle premiate con il Mission Label. I servizi, tra cui l’Assistenza energetica locale europea (ELENA) e l’Assistenza congiunta a sostegno di progetti nelle regioni europee (JASPERS), verranno integrati con circa 19 milioni di euro.
Entro la fine dell’anno, la Commissione lancerà l’iniziativa “Cities Mission Capital Hub”. Questa iniziativa aiuterà le città che hanno ricevuto il Mission Label a preparare progetti di investimento, offrirà loro consulenza neutrale sulle migliori soluzioni di finanziamento in stretta collaborazione con i servizi di consulenza esistenti e le metterà in contatto con gli investitori. Il Capital Hub dovrebbe inoltre tradurre le strategie di investimento delle città in una serie concreta di esigenze di prodotti e servizi per settore, affinché l’industria possa valutare meglio la domanda e le grandi e piccole imprese dell’UE possano migliorare la propria competitività.
di Davide A. Porro