La Procura di Macerata ha posto sotto sequestro la terza copia dell’ Infinito di Leopardi , trovata recentemente a Cingoli e che doveva andare all’asta. Secondo le indagini si tratterebbe di un facsimile, cioè una copia troppo perfetta. Due gli iscritti nel registro degli indagati. Si tratta del proprietario del manoscritto, Luciano Innocenzi, insegnante in pensione, e del direttore della biblioteca di Cingoli, Luca Pernici. L’accusa contestata è quella di commercilizzazione di opere contraffatte. Il procuratore di Macerata si è mosso dopo che una funzionaria della Soprintendenza del Lazio ha certificato la non autenticità del manoscritto.
[Flash] Copia de L’Infinito sotto sequestro: è un falso

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