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2 Aprile 2012 | Economia

Foxconn cambia, ma non tutti sono soddisfatti

Prima la visita di Tim Cook, poi il report della Fair Labor Association. Alla Foxconn alla fine hanno accettato di cambiare abitudini che avevano posto l’azienda nell’occhio del ciclone dopo una serie di suicidi e denunce. La Apple ha affrontato il problema. Troppo elevato il rischio di ricadute nocive a livello globale per le accuse di sfruttamento di moderni schiavi per l’iPad.   Meglio cambiare, allora, orari e condizioni di lavoro di 1,2 milioni di lavoratori addetti all’assemblaggio dei device. La Foxconn, la cui sede legale è a Taiwan ma le cui fabbriche sono in Cina, assumerà decine di migliaia di nuovi lavoratori , eliminerà gli straordinari illegali, migliorerà i protocolli di sicurezza e la formazione dei lavoratori, nonché il loro alloggio e altri servizi. Foxconn si è impegnata inoltre a ridurre l’orario di lavoro a 49 ore a settimana, compresi gli straordinari , a parità di stipendio base. Il report della Fla ha descritto una media di più di 60 ore di lavoro a settimana durante i picchi di produzione.    E tuttavia, non mancano lavoratori Foxconn non proprio soddisfatti . Alcuni infatti si lamentano che lo stipendio scenderà a poco più di 2mila yuan al mese (circa 237 euro) da più di 4mila guadagnati grazie agli straordinari abituali. 

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