Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

4 Febbraio 2013 | Economia

Francia, Google ed editori fanno la pace

Accordo tra Google e lo stato francese per la remunerazione degli editori da parte del motore di ricerca. Seduto alla scrivania dell’Eliseo come un capo di Stato, il presidente di Google Eric Schmidt ha firmato l’intesa accanto al presidente della Repubblica francese François Hollande: il colosso di Mountain View si impegna a versare 60 milioni a un fondo che finanzierà progetti in grado di aiutare la transizione della stampa verso il digitale; seconda e non meno importante parte dell’accordo, Google diventa il partner privilegiato degli editori tradizionali per il loro passaggio all’online, fornendo “strumenti tecnici, ingegneri e competenza” soprattutto nel campo della raccolta pubblicitaria.  In sostanza la stampa francese, soprattutto quella tradizionale, accetta di farsi insegnare da Google come raccogliere pubblicità nella speranza di non perdere troppi soldi nella transizione al digitale. E BigG sembra disposto a offrire agli editori la consulenza oltre che i 60 milioni. In ogni caso, all’Eliseo è stato accolto il principio che gli editori e lo Stato francese sostenevano dallo scorso settembre, e cioè che Google deve offrire un corrispettivo per i contenuti indicizzati nel proprio sito generale e in particolare nella sezione News: se un utente cerca notizie sulla guerra in Mali e Google gli offre decine di link a articoli di Le Monde , Figaro , Libération , Mediapart eccetera, è giusto che quei giornali vengano pagati, visto che alimentano un traffico che Google usa per vendere pubblicità. Per Hollande si tratta di un indubbio successo, almeno di immagine, visto che si era molto esposto per arrivare a un accordo: nei mesi scorsi, di fronte all’iniziale rifiuto di Google, il presidente e la ministra della Cultura Aurélie Filippetti avevano minacciato di ricorrere a una legge e a una nuova tasse se Google non avesse accettato un’intesa entro il 31 gennaio.

Guarda anche:

Ponti di Primavera 2025: 14 milioni di italiani in viaggio, turismo in crescita nonostante l’inflazione

Un giro d'affari da 7,2 miliardi di euro, vacanze più lunghe e una voglia diffusa di novità: ecco come gli italiani stanno trascorrendo i ponti tra il 25 aprile e il 1° maggio 2025. Con il...
Canal Grande Trieste - vasile_pralea

Un nuovo polo internazionale per l’IA a Trieste

Si chiama Agorai Innovation Hub, sarà ospitato nella storica prima sede di Generali e si basa su un ampio partenariato pubblico-privato Sarà l'intelligenza artificiale la chiave per affrontare le...
banknotes-fotoblend

Ricchi a Milano, terza città d’Europa per milionari

Sono 115mila ad avere il conto a sei zeri, 17 i miliardari. La ripresa dopo il Covid Dal 2014 al 2024, i milionari residenti a Milano sono cresciuti del 24% e hanno raggiunto quota 115.000, cui si...