Il canone televisivo esteso ai monitor pc collegati a internet. Protagonista di questa proposta è il nuovo ministro della Cultura francese Aurélie Filippetti, che in una intervista radiofonica ha detto chiaramente di condividere il pensiero secondo cui “molti ormai utilizzano il computer e la rete per fruire di contenuti televisivi” , compresi quelli della televisione di Stato. Il modello sarebbe quindi simile per certi aspetti a quello tedesco, che già da alcuni anni ha preso la strada della tassazione alla fonte in cambio di una legislazione abbastanza liberale alla foce dei contenuti multimediali. In Francia, è giusto ricordarlo, i canali televisivi pubblici non hanno la pubblicità . Al momento il canone ai pc è soltanto un’idea, che dovrà passare il vaglio della revisione del budget. I numeri parlano chiaro: più di 11 milioni di francesi sono abituati a guardare programmi televisivi sugli schermi dei computer, tablet o smartphone, con un incremento del 41% rispetto al 2011.
Francia, il canone anche per i pc

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