Un volta, sembra una vita fa, ma si parla solo di qualche anno, c’era il book crossing, ovvero chi lasciava i libri in luoghi pubblici per farsi che altri li leggessero, sperando di riceverne in cambio di nuovi; oggi c’è Fred, la piattaforma web 2.0 per chi desidera scambiarsi saggi e romanzi . L’idea del suo creatore, Giacomo Sbalchiero, padovano di 36 anni, è semplice: riunire e aiutare gli appassionati di letteratura a trovare i libri desiderati, di qualsiasi tipo essi siano, purché in formato cartaceo . “Molti anni fa ho comprato 2.500 libri in un colpo solo – ha detto Sbalchiero al Corriere della Sera – […]. Avrei voluto catalogarli, anche per prestarli; ma i sistemi in Dos dell’epoca erano parecchio macchinosi, così ci avevo rinunciato. Anni dopo ho scoperto i data base online, gli share-file, e ho pensato: perché non creare una piattaforma di scambio?” Fred si è poi sviluppato ulteriormente fino al lancio ufficiale , avvenuto lo scorso maggio, e oggi è attivo in 32 Paesi. Per iscriversi, basta compilare un profilo con i libri che si desidera mettere a disposizione degli altri utenti, un indirizzo di riferimento e nient’altro. Poi, ogni qual volta si cerca un testo, il social network dà una lista di risultati ordinati secondo la vicinanza del volume, aiutando poi gli utenti a tracciare i movienti del libro e a gestirne le consegne. Si crea così, di prestito in prestito, una biblioteca virtuale multisoggetto , che offre però edizioni cartacee e si snoda in luoghi d’incontro reali, siano essi negozi, appartamenti o incroci stradali, dove i libri richiesti vengono scambiati. Lapiattaforma è gratuita, mentre i luoghi di scambio – se commerciali – pagheranno un piccolo contributo: “D’altra parte, aumentano i potenziali clienti”, dice il fondatore di Fred. E anche un po’ più di cultura.
Fred, quando la biblioteca diventa social

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