Prima che i social network si chiamassero social network, prima di Myspace e Facebook, c’era Friendster , il prototipo delle più celebri comunità della rete. Fondato nel 2002, il sito ha attratto negli anni milioni di internauti, senza però mai diventare un fenomeno internazionale di enormi proporzioni. Friendster permetteva agli iscritti di condividere foto, commenti, blog con la propria rete di amicizie online. Ora, il portale prova a rifondarsi e annuncia la cancellazione di tutti i contenuti entro il 31 maggio. Gli account non spariranno, ma sostanzialmente gli utenti dovranno ricostruire da zero i propri profili. Friendster, quindi, si riorganizza , dopo essere passato nel 2009 nelle mani della società malese Mol Global per 40 milioni di dollari, e punta su “ intrattenimento e divertimento” , con un occhio particolare al mercato asiatico. Difficile d’altronde sopravvivere in un universo sempre più oligarchico come quello dei social media, che sta mietendo vittime eccellenti: il prossimo sito a ridefinire i propri programmi potrebbe essere proprio Myspace, da mesi in cerca di un acquirente.
Friendster riparte da zero, o quasi

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