Il Parlamento europeo sembra aver trovato la soluzione per i finanziamenti del sistema di navigazione satellitare Galileo. La travagliata storia della risposta europea al Gps statunitense è passata dal fallimento del consorzio di aziende private al tentativo di attingere dai fondi pubblici per coprire la somma necessaria di 2,4 miliardi di euro. Tutti d’accordo quindi nell’approvare questa soluzione a condizione che il piano non “implichi la combinazione di fondi comunitari e fondi intergovernativi aggiunti”. I deputati hanno chiarito che le risorse devono provenire esclusivamente dal Bilancio Ue e hanno ricordato al Consiglio e alla Commissione che il quadro finanziario pluriennale prevede la destinazione di circa un miliardo alle spese operative di Galileo nel periodo 2007-2013. Il sistema di navigazione satellitare è “un enorme valore aggiunto per l’Europa” e pertanto deve proseguire “sotto la responsabilità dell’Unione Europea”, ha puntualizzato l’europarlamento. La nuova direttiva comporterà inevitabilmente una revisione del quadro finanziario che il Parlamento ha delegato al Consiglio, non appena la Commissione avrà presentato la proposta. Le difficoltà presentatesi durante la gestione dell’infrastruttura da parte del settore privato hanno causato inoltre una nuova valutazione della tabella di marcia prevista nelle prime fasi del progetto e fatto slittare la scadenza del 2012 . Il progetto Galileo comprende una costellazione di 30 satelliti, in orbite a 24mila km e con 5 diversi.
Galileo: via libera ai fondi pubblici a patto che non siano intergovernativi

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