“È illecito riprendere e diffondere immagini di persone all’interno di una privata dimora senza il loro consenso e utilizzando tecniche particolarmente invasive” , quella la motivazione data dal Garante nell’annunciare il divieto di diffusione per tutte le foto scattate all’interno di Villa Certosa dal fotoreporter sardo Antonello Zappadu. Il provvedimento riguardava 27 delle 43 foto, mentre ” l Garante non ha invece ravvisato alcun motivo di intervenire per le rimanenti 16 immagini sottoposte al suo esame, in quanto acquisite in luoghi pubblici (un aeroporto) o aperti al pubblico (un villaggio turistico)” Delle 43 foto quindi, “27 sono risultate realizzate, per ammissione dello stesso fotografo, da luoghi esterni al parco ma mediante particolari strumenti tecnologici. Le foto, raccolte all’insaputa degli interessati, ritraggono persone all’interno del parco di Villa Certosa o delle abitazioni ivi esistenti, in situazioni ordinarie di vita privata o di normale attività di relazioni sociali o in atteggiamenti tipici del contesto di vacanza e di relax” . L’Autorità dichiara pertanto queste foto illecite “perché realizzate in violazione delle garanzie poste a tutela del domicilio e dei principi stabiliti dalla normativa sulla privacy , e ne vieta, a chiunque ne venga in possesso, l’utilizzazione e la diffusione” Lo stop, ha tenuto a precisare l’autorità, ” non dipende dal soggetto, il presidente del Consiglio, ma dal luogo e dalla situazione in cui sono state scattate. Le 27 bloccate ritraggono persone in atteggiamenti di relax all’interno di una proprietà privata, in questo caso Villa Certosa. Conta però anche la situazione: le immagini sarebbero state permesse se avessero ritratto persone di interesse giornalistico in atteggiamenti non di relax, ma assolutamente normali, anche se scattate all’interno della Villa ” ” Il Garante della Privacy ci ha dato ragione e ha provveduto sulle foto di Zappadu che non potranno in alcun modo essere utilizzate, né quelle già sequestrate, né le altre 5mila scattate in modo analogo” , ha commentato Niccolò Ghedini , legale del presidente del Consiglio e deputato del Pdl.
Garante: foto di Villa Certosa violano la privacy. Ghedini: ragione a noi

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